A ERCOLE CANTELMO
Ecco: io ritorno un’altra volta a mettermi
la maschera sul viso;
ecco: io ritorno un’altra volta a scrivere
motti, epigrammi, e versi arguti e satire,
e ritorna il sorriso
la maschera sul viso;
ecco: io ritorno un’altra volta a scrivere
motti, epigrammi, e versi arguti e satire,
e ritorna il sorriso
stereotipato sul mio labbro, il solito
sorriso mio beffardo...
Ecco, io ritorno a schiaffeggiar gl’ipocriti,
gl’idioti, i ladri e i traditor che infestano
il vil mondo codardo.
sorriso mio beffardo...
Ecco, io ritorno a schiaffeggiar gl’ipocriti,
gl’idioti, i ladri e i traditor che infestano
il vil mondo codardo.
Ne l’aspra lotta de la vita, impavido,
mi slancio un’altra volta,
e pugno a l’ombra del mio rosso labaro
pei sofferenti che, derisi, aspettano
l’ora de la rivolta.
mi slancio un’altra volta,
e pugno a l’ombra del mio rosso labaro
pei sofferenti che, derisi, aspettano
l’ora de la rivolta.
E voi, lenoni, che vorreste uccidermi
perchè nei miei sonetti
esseri vi chiamai sozzi e spregrevoli,
io dirò ancora quanto siete luridi
e quanto siete abbietti.
perchè nei miei sonetti
esseri vi chiamai sozzi e spregrevoli,
io dirò ancora quanto siete luridi
e quanto siete abbietti.
Io vi dirò che non vi temo. I rettili
si schiacciano col piede,
Ed io vi schiaccio, io vi calpesto, o miseri,
io vi metto a la gogna: o voi, scannatemi...
Morrò per la mia fede! (3)
si schiacciano col piede,
Ed io vi schiaccio, io vi calpesto, o miseri,
io vi metto a la gogna: o voi, scannatemi...
Morrò per la mia fede! (3)
Guarda, come gavazzano contenti
nel fango che più cresce e a dotti sale
questi porci laidissimi e indecenti
banditori di Legge e di Morale.
nel fango che più cresce e a dotti sale
questi porci laidissimi e indecenti
banditori di Legge e di Morale.
Son essi che si cavano il cappello
dinanzi a tanti zotici villani,
a li eroi de la pancia e del bordello,
ai lenoni, ai venduti, ai ruffiani.
dinanzi a tanti zotici villani,
a li eroi de la pancia e del bordello,
ai lenoni, ai venduti, ai ruffiani.
Guardia: chi ruba un pane è imprigionato
e d’inedia nel carcere son muore
ma chi ruba un milione è nominato
dal magnanimo Re commendatore.
e d’inedia nel carcere son muore
ma chi ruba un milione è nominato
dal magnanimo Re commendatore.
Guarda: han la croce in petto i pagnottisti
e quei che ruban predicando Iddio,
e vanno in Parlamento i socialisti,
per dir – levati tu, ci vo star io. –
e quei che ruban predicando Iddio,
e vanno in Parlamento i socialisti,
per dir – levati tu, ci vo star io. –
Guarda: là giù ne l’Abissinia nera,
sorridendo pugnarono da forti,
fidenti, attorno a l’Italia bandiera,
tanti giovani prodi, ed or son morti.
sorridendo pugnarono da forti,
fidenti, attorno a l’Italia bandiera,
tanti giovani prodi, ed or son morti.
E già niun più ricorda i nomi santi
di quei martiri oscuri e sventurati,
ma chi al macello li portò, i briganti,
sono applauditi ancora e decorati.
di quei martiri oscuri e sventurati,
ma chi al macello li portò, i briganti,
sono applauditi ancora e decorati.
Guarda: oramai la maschera bugiarda
tutti dal viso si son tolta: ognuno
ride de la Virtù stolta e beffarda
e di onesti ormai non v’è nessuno.
tutti dal viso si son tolta: ognuno
ride de la Virtù stolta e beffarda
e di onesti ormai non v’è nessuno.
Ond’io, confuso a li altri, e trascinato
de la corrente, mi farò lenone
a un Tempio aprirò subito al Peccato
accessibile a tutte le persone.
de la corrente, mi farò lenone
a un Tempio aprirò subito al Peccato
accessibile a tutte le persone.
Solo così, dopo qualche anno appena,
avrò carrozza e mi dirò signore;
solo così, più non vedrò con pena
beffato dagli ipocriti l’onore.
avrò carrozza e mi dirò signore;
solo così, più non vedrò con pena
beffato dagli ipocriti l’onore.
Solo così, di me tutti i giornali
s’occuperanno, e i cari giovani amici
de la mia vita, in mezzo ai baccanali,
passerò, senza noje e senz’affanni.
s’occuperanno, e i cari giovani amici
de la mia vita, in mezzo ai baccanali,
passerò, senza noje e senz’affanni.
E le donne più belle e più procaci
faranno a gara per avermi a lato
e i loro amplessi avrò coi loro baci...
Come sarò temuto e rispettato!
faranno a gara per avermi a lato
e i loro amplessi avrò coi loro baci...
Come sarò temuto e rispettato!
Servi in livrea, fantesche e camerieri,
ogni momento mi staranno attorno,
visite avrò di preti e cavalieri,
parlerò di politica ogni giorno...
ogni momento mi staranno attorno,
visite avrò di preti e cavalieri,
parlerò di politica ogni giorno...
Forse un dì mi faranno Deputato...
(Oh! allora certo cambierò colore!)
Sarò repubblicano moderato
e qualche volta poi conservatore.
(Oh! allora certo cambierò colore!)
Sarò repubblicano moderato
e qualche volta poi conservatore.
E quando, per le vie, dentro il mio cocchio
io passerò tutto attillato e altero,
se dei pezzenti incontrerò in ginocchio,
penserò: Dessi han fame? – Ah! Non è vero!–
io passerò tutto attillato e altero,
se dei pezzenti incontrerò in ginocchio,
penserò: Dessi han fame? – Ah! Non è vero!–
E leggerò il giornale e noncurante
io sarò dei saluti e degli inchini,
e dirò, tutto gonfio e gongolante:
– Che bella cosa aver tanti quattrini!
io sarò dei saluti e degli inchini,
e dirò, tutto gonfio e gongolante:
– Che bella cosa aver tanti quattrini!
Questa è la vita. E già che il fango è fonte
di ricchezza, di gloria e di splendore,
dinanzi al Fango io chinerò la fronte,
in mezzo al Fango getterò il mio core.
di ricchezza, di gloria e di splendore,
dinanzi al Fango io chinerò la fronte,
in mezzo al Fango getterò il mio core.