LA NEVE
…un aspide
Sotto il mio vel si cela:
Strappa la larva d’angelo
E un demone si svela.
Sotto il mio vel si cela:
Strappa la larva d’angelo
E un demone si svela.
Fiocca la neve candida
su la deserta via,
e in questa solitaria
piccola stanza mia,
io penso: Gli anni passano,
tutto finisce e muore
ma eterno è il mio dolore,
perenne è il mio soffrir.
su la deserta via,
e in questa solitaria
piccola stanza mia,
io penso: Gli anni passano,
tutto finisce e muore
ma eterno è il mio dolore,
perenne è il mio soffrir.
Forse di fili argentei
sparso sarà il mio crine
fra breve, e il verno rigido
de la mia vita alfine
pur giungerà! È una fisima
l’amor; tutto è fugace....
Sol ne la tomba è pace
e cessa ogni penar!
sparso sarà il mio crine
fra breve, e il verno rigido
de la mia vita alfine
pur giungerà! È una fisima
l’amor; tutto è fugace....
Sol ne la tomba è pace
e cessa ogni penar!
Fiocca la neve... Trincano,
folleggiano i gaudenti;
ma il pane manca ai poveri,
e supplici, i pezzenti,
la scarna mano tendono
ni ricchi tracotanti,
che, biechi e noncuranti,
insultano il dolor.
folleggiano i gaudenti;
ma il pane manca ai poveri,
e supplici, i pezzenti,
la scarna mano tendono
ni ricchi tracotanti,
che, biechi e noncuranti,
insultano il dolor.
Fiocca la neve... Sfilano
i cocchi dei signori
che la lor vita passano
fra i pranzi e i dolci amori...
e nel banchetti brindano
a Bacco e a l’allegria,
mentre per ogni via
c’è chi d’inedia muor.
i cocchi dei signori
che la lor vita passano
fra i pranzi e i dolci amori...
e nel banchetti brindano
a Bacco e a l’allegria,
mentre per ogni via
c’è chi d’inedia muor.
Fiocca la neve... Rapido
il tempo fugge! Ah! Quanto
dell’umana giustizia
è atteso il giorno santo!
Verrà?! Di vili e despoti
il mondo è pieno ancora...
Verrà, verrà quest’ora.
di santa libertà?...
il tempo fugge! Ah! Quanto
dell’umana giustizia
è atteso il giorno santo!
Verrà?! Di vili e despoti
il mondo è pieno ancora...
Verrà, verrà quest’ora.
di santa libertà?...
Fiocca la neve... È tacita
la cameretta mia….
Ed io, silente e pallido,
guardo la bianca via;
e penso: Gli anni passano,
e un altro n’è passato:
ma sempre sventurato
e misero io sarò!
la cameretta mia….
Ed io, silente e pallido,
guardo la bianca via;
e penso: Gli anni passano,
e un altro n’è passato:
ma sempre sventurato
e misero io sarò!
Ah! le viltà degli uomini
il cor m’hanno ulcerato,
e le bugie di perfide
donne che invano ho amato!
Nulla io più spero, o gelido,
o povero mio core!
Eterno è il mio dolore,
perenne è il mio soffrir!
il cor m’hanno ulcerato,
e le bugie di perfide
donne che invano ho amato!
Nulla io più spero, o gelido,
o povero mio core!
Eterno è il mio dolore,
perenne è il mio soffrir!