IL CANTO DI NATALE
Wir haben lang genug geliebt,
Und wollen endlich hassen.
Und wollen endlich hassen.
Quando Gesù, con mitico linguaggio,
un novel Verbo al mondo annunziò:
– Il figlio di Maria bieco e selvaggio
è folle! – il volgo disse, e sogghignò.
un novel Verbo al mondo annunziò:
– Il figlio di Maria bieco e selvaggio
è folle! – il volgo disse, e sogghignò.
Ma del cachinno stupido e codardo
il Nazareno rise. Ei nol curò.
E fra la plebe, impavido e beffardo,
come passa un Eroe, così passò.
il Nazareno rise. Ei nol curò.
E fra la plebe, impavido e beffardo,
come passa un Eroe, così passò.
Passò. La fiamma ch’Egli avea nel core
videro tutti; a tutti Ei la mostrò.
Schiuse l’anima sua vibrante amore;
come un segreto il suo dolor svelò.
videro tutti; a tutti Ei la mostrò.
Schiuse l’anima sua vibrante amore;
come un segreto il suo dolor svelò.
E disse: – Udite: il dì de la vendetta,
il dì de la giustizia è giunto già.
Un’impetuosa folla avida aspetta
l’alba fulgente de la libertà!
il dì de la giustizia è giunto già.
Un’impetuosa folla avida aspetta
l’alba fulgente de la libertà!
E disse: – O truci despoti irridenti,
il vostro regno crolla; ei finirà!
Spartaco vi debella, o prepotenti,
che soggiogaste popoli e città!
il vostro regno crolla; ei finirà!
Spartaco vi debella, o prepotenti,
che soggiogaste popoli e città!
E disse: – Oppressi de la terra, udite:
il Sole sorge d’una nova Età…
Cadono infranti gl’Idoli. Venite…
La mia parola è Vita e Verità
il Sole sorge d’una nova Età…
Cadono infranti gl’Idoli. Venite…
La mia parola è Vita e Verità
Ma il volgo, udendo il rude aspro linguaggio;
scettico e indifferente, sogghignò;
e al fiero rabbi indomito e selvaggio,
il crucifige, unanime, gridò.
scettico e indifferente, sogghignò;
e al fiero rabbi indomito e selvaggio,
il crucifige, unanime, gridò.
Rise Gesù. Poi su la fosca croce,
forte come un Eroe, così spirò;
ed ai tiranni un ultimo ed atroce
mònito sanguinante Egli lanciò.
forte come un Eroe, così spirò;
ed ai tiranni un ultimo ed atroce
mònito sanguinante Egli lanciò.
Quel monito fatal, scotendo il mondo,
come un lampo tra gli uomini passò.
Morì il ribelle socialista biondo,
ma la fulgida Idea visse e restò.
come un lampo tra gli uomini passò.
Morì il ribelle socialista biondo,
ma la fulgida Idea visse e restò.
Visse e restò. Caligola e Nerone
tentaron soffocarla: Ella restò.
Tutte le mitrie e tutte le corone,
e i labari e i diademi Ella spezzò.
tentaron soffocarla: Ella restò.
Tutte le mitrie e tutte le corone,
e i labari e i diademi Ella spezzò.
E sorpassando i secoli e sfidando
degli autocrati l’odio Ella passò...
Come una freccia Ella passò fischiando
fra la canaglia che la condannò.
degli autocrati l’odio Ella passò...
Come una freccia Ella passò fischiando
fra la canaglia che la condannò.
Immortale è l’Idea. Culto è il Pensiero
che nessuna violenza atterrar può.
V’è un solo Idolo eterno, ed Egli è il Vero;
tutti gli altri scomparvero: Ei restò.
che nessuna violenza atterrar può.
V’è un solo Idolo eterno, ed Egli è il Vero;
tutti gli altri scomparvero: Ei restò.
Ed or vorreste voi, torvi regnanti,
anche sbandir la nostra nova fè!
Altri Eroi vi saranno ed altri Santi
che sapran l’ira disfidar dei re!
anche sbandir la nostra nova fè!
Altri Eroi vi saranno ed altri Santi
che sapran l’ira disfidar dei re!
Noi lanciam da la forca il grido estremo,
anelante giustizia e libertà;
noi siam baldi e securi, e vinceremo.
Noi vedrem l’alba de la nova età.
anelante giustizia e libertà;
noi siam baldi e securi, e vinceremo.
Noi vedrem l’alba de la nova età.
Noi sappiamo sorridere a la morte,
come seppe sorriderle Gesù.
Noi sappiamo sfidar l’infida sorte,
sprezzar le vostre ipocrite virtù.
come seppe sorriderle Gesù.
Noi sappiamo sfidar l’infida sorte,
sprezzar le vostre ipocrite virtù.
Noi siamo nucleo e diventiam falange;
noi siamo sogno e diventiam realtà.
Questo mondo decrepito s’infrange
da sè stesso ogni giorno, e alfin cadrà.
noi siamo sogno e diventiam realtà.
Questo mondo decrepito s’infrange
da sè stesso ogni giorno, e alfin cadrà.
Gli Apostoli siam noi del Dio Pensiero,
siamo i Poeti de l’Umanità,
i Militi noi siam del Santo Vero,
il dardo che Pròmeteo scaglierà.
siamo i Poeti de l’Umanità,
i Militi noi siam del Santo Vero,
il dardo che Pròmeteo scaglierà.
E voi vorreste, o pavidi regnanti,
anche sbandir la nostra invitta fe!
Altri Eroi vi saranno ed altri Santi
che sapran l’ira disfidar dei re!
anche sbandir la nostra invitta fe!
Altri Eroi vi saranno ed altri Santi
che sapran l’ira disfidar dei re!