PRELUDIO
Veritas odium parit.
Tu scriver vuoi che in questo mondo, in questo
gran covo di intriganti e di ruffiani,
è disprezzato l’uomo savio e onesto
e son lodati i ladri e i ciarlatani.
gran covo di intriganti e di ruffiani,
è disprezzato l’uomo savio e onesto
e son lodati i ladri e i ciarlatani.
Tu scriver vuoi che la virtù è un pretesto,
che onore, fede e amor son nomi vani...
Oh! caro mio, ti grideranno presto
la croce addosso i vili e i puritani. –
che onore, fede e amor son nomi vani...
Oh! caro mio, ti grideranno presto
la croce addosso i vili e i puritani. –
– Perchè? Perchè? le domandavo, e gli occhi
fissando dentro i miei, m’accarezzava
come un bambin che si vuol far zittire.
fissando dentro i miei, m’accarezzava
come un bambin che si vuol far zittire.
E, sedendosi poi sui miei ginocchi,
mi rispondeva, e il cor mi palpitava,
– Perchè la verità non si può dire.
mi rispondeva, e il cor mi palpitava,
– Perchè la verità non si può dire.