IL DUBBIO
Dappoi che vidi il tuo leggiadro viso
Tutta la vita e i miei pensier cangiai.
Tutta la vita e i miei pensier cangiai.
Anima, io so che soffri; io so che piangi
nascostamente. Come in un aperto
libro io nel cor ti leggo. Invano, invano
il tuo dolor mi celi!
nascostamente. Come in un aperto
libro io nel cor ti leggo. Invano, invano
il tuo dolor mi celi!
Da lungo tempo io so che tu nascondi
un segreto nel cor. So che tu omai
più non mi credi. Ah, dimmi, anima, dimmi,
perchè più non mi credi?!
un segreto nel cor. So che tu omai
più non mi credi. Ah, dimmi, anima, dimmi,
perchè più non mi credi?!
Dimmi: perchè più non mi ascolti quando
ti dico il labro mio dolci parole?
Dimmi: perchè più non mi baci come
solevi un dì baciarmi?
ti dico il labro mio dolci parole?
Dimmi: perchè più non mi baci come
solevi un dì baciarmi?
Deh, squarcia il velo in cui ravvolto è il tuo
povero core. Fa che almen lo veda
sanguinare; fa ch’io dentro il mio pugno
possa stringerlo almeno!
povero core. Fa che almen lo veda
sanguinare; fa ch’io dentro il mio pugno
possa stringerlo almeno!
Dimmi: Non t’amo io forse, e non son io
il tuo poeta? Ancora buono, vedi,
io son come una volta. Tu non sai
che io sono ancora buono?
il tuo poeta? Ancora buono, vedi,
io son come una volta. Tu non sai
che io sono ancora buono?
E t’amo ancora, t’amo ancora, sempre
io ti amerò, come ti amai dal primo
giorno che t’incontrai, bella e sdegnosa
come fata. (Soave
io ti amerò, come ti amai dal primo
giorno che t’incontrai, bella e sdegnosa
come fata. (Soave
il ricordo nel core oggi ritorna.)
Ma tu non sai, no, tu non sai ch’io vivo
solo per il tuo amor. Forse giammai
tu saprai questo, mai!
Ma tu non sai, no, tu non sai ch’io vivo
solo per il tuo amor. Forse giammai
tu saprai questo, mai!
Tu mendace mi credi, tu crudele
mi credi e pensi che perverso ho il core,
quasi ch’io sappia, nòmade istrione,
fingere e simulare.
mi credi e pensi che perverso ho il core,
quasi ch’io sappia, nòmade istrione,
fingere e simulare.
E s’io mesto mi siedo a te daccanto,
e ti parlo d’amor, s’io ti prometto
un più lieto avvenir, se quest’atroce
affanno mio ti svelo,
e ti parlo d’amor, s’io ti prometto
un più lieto avvenir, se quest’atroce
affanno mio ti svelo,
tu mi respingi, e, sogghignando, irridi
il dolor mio. Scintillano i lucenti
occhi tuoi d’un baglior simile a un lampo,
e pavido io ti guardo,
il dolor mio. Scintillano i lucenti
occhi tuoi d’un baglior simile a un lampo,
e pavido io ti guardo,
come un fanciullo allor, già che un fantasma
bieco rassembri. Oh, dimmi, non è vero
che mi odii in quel momento? Perchè, dimmi,
tu mi odii? È vero? È vero?
bieco rassembri. Oh, dimmi, non è vero
che mi odii in quel momento? Perchè, dimmi,
tu mi odii? È vero? È vero?
Ed io t’amo, ed io t’amo! Ah, tu non sai
quanto io t’amo! Io non mento, io non saprei
teco mentir; non ho mentito mai;
perchè dovrei mentire?
quanto io t’amo! Io non mento, io non saprei
teco mentir; non ho mentito mai;
perchè dovrei mentire?
Credimi, io non so fingere, il mio sguardo
come uno specchio è lucido. Tu puoi
mirarti in esso. Non v’è macchia alcuna.
Così l’anima ho pura.
come uno specchio è lucido. Tu puoi
mirarti in esso. Non v’è macchia alcuna.
Così l’anima ho pura.
L’anima, come fonte d’acqua viva,
è limpida. O sorella, in essa puoi
avida dissetarti. Non chiamarmi
falso e venale. Io t’amo!
è limpida. O sorella, in essa puoi
avida dissetarti. Non chiamarmi
falso e venale. Io t’amo!
Io non sono cattivo. Tu ben sai
ch’io non sono cattivo. Non è vero
che m’hai talvolta accarezzato il viso
chiamandomi un bambino?
ch’io non sono cattivo. Non è vero
che m’hai talvolta accarezzato il viso
chiamandomi un bambino?
E il viso è senza maschera: tu puoi
baciarlo ancora. La mia fronte è ancora
bianca. Nulla è mutato. Non sorridi?
Non parli? Non ascolti?
baciarlo ancora. La mia fronte è ancora
bianca. Nulla è mutato. Non sorridi?
Non parli? Non ascolti?
Te ne ricordi? Come un bimbo m’hai
stretto al tuo seno tante volte, ed io
sul tuo cuore ho dormito. Oh, i dolci sogni
ch’io sognai sul tuo core!
stretto al tuo seno tante volte, ed io
sul tuo cuore ho dormito. Oh, i dolci sogni
ch’io sognai sul tuo core!
Senti: se il dubbio è nel tuo cor, se t’ange
giorno e notte, se credi ch’io ti possa
tradire, o un novo amor m’abbia conquiso:
t’inganni: amo te sola.
giorno e notte, se credi ch’io ti possa
tradire, o un novo amor m’abbia conquiso:
t’inganni: amo te sola.
T’inganni! Amo te sola, amo te sola!
Nessun’altra potrà nè con malie
nè con vezzi conquidermi. Io, tu ‘l sai,
ogni trama conosco.
Nessun’altra potrà nè con malie
nè con vezzi conquidermi. Io, tu ‘l sai,
ogni trama conosco.
Più nulla mi seduce. Io tentai tutto.
Qualunque voluttà provai. Nessuna
magia mi avvincerà. Questo mio core
omai, credimi, è come
Qualunque voluttà provai. Nessuna
magia mi avvincerà. Questo mio core
omai, credimi, è come
una torre d’avorio. Invan le donne
che un tempo amai, che mi amano tuttora
forse; invano le donne che desiose
mi chiedon baci e canti,
che un tempo amai, che mi amano tuttora
forse; invano le donne che desiose
mi chiedon baci e canti,
tenteranno salirvi, invano, invano!
Tu, mia Signora, come una Regina
v’imperi maestosa, altera e sola.
E tu ogni porta hai chiusa.
Tu, mia Signora, come una Regina
v’imperi maestosa, altera e sola.
E tu ogni porta hai chiusa.
Tu sola sai del laberinto oscuro
tutte le vie. Tu sola puoi superba
andar de l’amor mio, già chè te sola
io veramente amai,
tutte le vie. Tu sola puoi superba
andar de l’amor mio, già chè te sola
io veramente amai,
E t’amo ancora; t’amo ancora e sempre,
Senza il tuo ardente amor, sarebbe vana
cosa la vita. Credimi o Lucia,
credimi, io t’amo ancora!
Senza il tuo ardente amor, sarebbe vana
cosa la vita. Credimi o Lucia,
credimi, io t’amo ancora!
E sempre t’amerò. Tu sei la Musa
pallida, che m’ispiri i dolci canti,
e tu sei la Madonna a cui rivolgo
le mie fervide preci.
pallida, che m’ispiri i dolci canti,
e tu sei la Madonna a cui rivolgo
le mie fervide preci.
E tu sai perchè t’amo. Hai tu saputo
ebrezze darmi non provate mai.
Mi soggiogasti l’anima dolente
per sempre.... Io t’amo, io t’amo!
ebrezze darmi non provate mai.
Mi soggiogasti l’anima dolente
per sempre.... Io t’amo, io t’amo!
Eppure, io so che soffri, io so che piangi
nascostamente e il tuo dolor mi celi,
Ma perchè soffri? Perchè piangi? Dimmi
perchè più non mi credi?
nascostamente e il tuo dolor mi celi,
Ma perchè soffri? Perchè piangi? Dimmi
perchè più non mi credi?
Anima, tu sei triste; lentamente
ti consumi: io lo so, tu sei malata,
tu per me soffri; sei gelosa. È un libro
il tuo core: io vi leggo.
ti consumi: io lo so, tu sei malata,
tu per me soffri; sei gelosa. È un libro
il tuo core: io vi leggo.
Ma scaccia il dubbio che ti rode. Io t’amo
come nessuna amai, come nessuna
amar potrò giammai. Credimi, o dolce
Lucia, credimi, io t’amo!
come nessuna amai, come nessuna
amar potrò giammai. Credimi, o dolce
Lucia, credimi, io t’amo!