LA MIA NONNA
La mia nonna è una vecchia esile e stanca,
che quasi si trascina
quando per via cammina
ed è così piccina
che pare una bambina,
una bambina con la testa bianca.
che quasi si trascina
quando per via cammina
ed è così piccina
che pare una bambina,
una bambina con la testa bianca.
Ignara quasi dei trascorsi affanni,
lieta come una sposa,
bella come una rosa,
ella ride affettuosa,
e con tutti è scherzosa...
Eppure la mia nonna è di ottant’anni!
lieta come una sposa,
bella come una rosa,
ella ride affettuosa,
e con tutti è scherzosa...
Eppure la mia nonna è di ottant’anni!
Com’è cara e gentil la nonna mia!
Il suo mesto sorriso
che il mio core ha conquiso,
dischiude un paradiso,
e il suo ridente viso
par quello d’una santa umile e pia.
Il suo mesto sorriso
che il mio core ha conquiso,
dischiude un paradiso,
e il suo ridente viso
par quello d’una santa umile e pia.
E ride, e ride, ed ha la morte accanto...
ma lacrima non brilla
dentro la sua pupilla
dove, come favilla,
la vita ancor scintilla.
Felice lei che non conosce il plantol
ma lacrima non brilla
dentro la sua pupilla
dove, come favilla,
la vita ancor scintilla.
Felice lei che non conosce il plantol
Eppure, io la sua gioia ho conturbata,
le ho dato un gran dolore,
polche, senza rossore,
le ho mostrato il mio core,
e il tarlo roditore
di questa sozza anima mia dannata!
le ho dato un gran dolore,
polche, senza rossore,
le ho mostrato il mio core,
e il tarlo roditore
di questa sozza anima mia dannata!
Quando le ho detto ch’io non ho più fede
e che non ho paura
d’una pena futura,
che più ormai non si cura
di nessuna impostura
il beffardo cor mio che nulla erede:
e che non ho paura
d’una pena futura,
che più ormai non si cura
di nessuna impostura
il beffardo cor mio che nulla erede:
quando le ho detto del mio spirto affranto
l’orribile mistero,
e le ho svelato il vero
nume del mio pensiero,
giacchè nient’altro lo spero,
la nonna mia come una bimba ha pianto.
l’orribile mistero,
e le ho svelato il vero
nume del mio pensiero,
giacchè nient’altro lo spero,
la nonna mia come una bimba ha pianto.
“La Madonna che voi tutte le sere,
quando ero fanciulletto,
m’insegnaste – le ho detto –
a pregar con affetto,
non ha core nel petto,
ai gemiti ella è sorda e a le preghiere.
quando ero fanciulletto,
m’insegnaste – le ho detto –
a pregar con affetto,
non ha core nel petto,
ai gemiti ella è sorda e a le preghiere.
È un’altra adesso la Madonna mia,
anche bruna, anche bella,
anche pallida e snella,
ma d’amor mi favella,
ed è fulgida stella
de la mia vita, e al chiama Lucia. – ”
anche bruna, anche bella,
anche pallida e snella,
ma d’amor mi favella,
ed è fulgida stella
de la mia vita, e al chiama Lucia. – ”
Piangea la vecchierella – O ingenua donna,
– io pensavo – che mai
hai dubitato, sai
che felice morrai,
ed io t’invidio assai,
che ai santi ancora credi e a la Madonna?!
– io pensavo – che mai
hai dubitato, sai
che felice morrai,
ed io t’invidio assai,
che ai santi ancora credi e a la Madonna?!
Tu sorridendo lascerai del mondo
la dolorosa scena,
ma io che una cancrena
ho nel mio core, e piena
ho l’anima di pena,
io, nonna mia, non sarò mai giocondo!
la dolorosa scena,
ma io che una cancrena
ho nel mio core, e piena
ho l’anima di pena,
io, nonna mia, non sarò mai giocondo!
Tu un premio aspetterai d’avere in cielo,
tu attenderai la morte,
lieta serena e forte.
Imprecando a la sorte
che mi chiuse le porte
de la speranza, io che ne l’alma ho il gelo,
tu attenderai la morte,
lieta serena e forte.
Imprecando a la sorte
che mi chiuse le porte
de la speranza, io che ne l’alma ho il gelo,
morirò disilluso, o nonna mia,
col core esulcerato,
povero e disperato,
da tutti abbandonato,
soltanto confortato
da la mia dolce e tenera Lucia..
col core esulcerato,
povero e disperato,
da tutti abbandonato,
soltanto confortato
da la mia dolce e tenera Lucia..
Ahi! perchè rinnegai dei miei parenti
la fede, ahi! perchè mai
a Dio gli occhi levai
e di schernirlo osai?!...
Dimmelo, se lo sai,
bella vecchia da li occhi intelligenti.
la fede, ahi! perchè mai
a Dio gli occhi levai
e di schernirlo osai?!...
Dimmelo, se lo sai,
bella vecchia da li occhi intelligenti.
No, no, non ti turbare, esile o stanca,
amabile vecchietta!
Fa pure la calzetta
e non mi dar più retta.
Che tu sii benedetta,
perché come la testa hai l’alma bianca!
amabile vecchietta!
Fa pure la calzetta
e non mi dar più retta.
Che tu sii benedetta,
perché come la testa hai l’alma bianca!