L’AMICO TORNA
Vino alantur sanguis calorque hominum.
Ecco l’amico. Egli ha un sogghigno atroce
su ‘l labro. A torno a la sua fronte è un serto
di spine. Ne lo sguardo e ne la voce
c’è l’immenso dolor ch’egli ha sofferto.
su ‘l labro. A torno a la sua fronte è un serto
di spine. Ne lo sguardo e ne la voce
c’è l’immenso dolor ch’egli ha sofferto.
Guardate com’è pallido, guardate
come vi fissa inebetito e stanco
Egli trema, e anche voi quasi tremate.
Come il viso d’un morto ha il viso bianco.
come vi fissa inebetito e stanco
Egli trema, e anche voi quasi tremate.
Come il viso d’un morto ha il viso bianco.
Ritorna in mezzo a voi. Sembra uno strano
fantasma. E pure egli fu un di giocondo!
Forse sorriderà se voi la mano
gli stringerete. Le viltà de ‘l mondo
fantasma. E pure egli fu un di giocondo!
Forse sorriderà se voi la mano
gli stringerete. Le viltà de ‘l mondo
oblierà, se gli starete a canto
ancor come una volta. Oh, dite, dite:
“non saprete voi tergere ‘l suo pianto?
non saprete sanar le sue ferite?”
ancor come una volta. Oh, dite, dite:
“non saprete voi tergere ‘l suo pianto?
non saprete sanar le sue ferite?”
Aprite, aprite ‘l cembalo; sonate
un’aria dolce e fievole. Gli piace
la musica. Egli l’ama. Ah, sì, guardate,
egli sorride mestamente. Ei tace.
un’aria dolce e fievole. Gli piace
la musica. Egli l’ama. Ah, sì, guardate,
egli sorride mestamente. Ei tace.
La musica è divina; ogni ansia accheta,
calma ogni febbre, ogni dolor cancella....
Aprite, aprite ‘l cembalo. Il poeta
poi scriverà qualche canzone bella.
calma ogni febbre, ogni dolor cancella....
Aprite, aprite ‘l cembalo. Il poeta
poi scriverà qualche canzone bella.
L’anelito sarà d’un moribondo
la sua canzone, come un suon di lira,
E tornerà egli ad essere giocondo,
Sonate dunque subito. Ei sospira.
la sua canzone, come un suon di lira,
E tornerà egli ad essere giocondo,
Sonate dunque subito. Ei sospira.
Fra poco ‘1 peso che su ‘l cor gli grava
non più l’opprimerà; non più ne ‘l sangue
l’odio serpeggerà, che s’infiltrava
fin ne l’anima sua sì come un angue.
non più l’opprimerà; non più ne ‘l sangue
l’odio serpeggerà, che s’infiltrava
fin ne l’anima sua sì come un angue.
E l’ebrietà, salendogli a ‘l cervello,
lo farà a un tratto diventar loquace.
Novamente dirà che ‘l mondo è bello,
che ‘l viso d’ogni femina gli piace,
lo farà a un tratto diventar loquace.
Novamente dirà che ‘l mondo è bello,
che ‘l viso d’ogni femina gli piace,
Aprite, aprite ‘l cembalo. Sonate
una romanza flebile, Mescete
ne ‘l bicchier de l’amico il vin che amate
com’egli ama le sue memorie liete.
una romanza flebile, Mescete
ne ‘l bicchier de l’amico il vin che amate
com’egli ama le sue memorie liete.
Ei dirá forse un brindisi, Il suo viso
come quello d’un morto è smunto e bianco:
ma su ‘l suo labro tornerà ‘l sorriso,
mentre ora è triste, inebetito e stanco,
come quello d’un morto è smunto e bianco:
ma su ‘l suo labro tornerà ‘l sorriso,
mentre ora è triste, inebetito e stanco,
Torna l’amico. Egli vuol tutto obliare,
e già vi porge la sua fredda mano.
Ma giammai forse vi potrà svelare
“il suo grande segreto sovrumano!”
e già vi porge la sua fredda mano.
Ma giammai forse vi potrà svelare
“il suo grande segreto sovrumano!”