GAUDEAMUS!
Godiamo! Il tempo fugge. Godiam fin che ci resta
una stilla di sangue e un battito nel cor.
Vano sogno è la vita. L’ora più bella è questa
che vola a te d’accanto, mio dolce, unico amor.
una stilla di sangue e un battito nel cor.
Vano sogno è la vita. L’ora più bella è questa
che vola a te d’accanto, mio dolce, unico amor.
Godiamo! Oh, se potessimo morir così abbracciati,
mentre il tuo labro freme sul mio di voluttà,
e gli occhi tuoi mi guardano, sereni e innamorati,
e la tua mano candida ne la mia mano sta!
mentre il tuo labro freme sul mio di voluttà,
e gli occhi tuoi mi guardano, sereni e innamorati,
e la tua mano candida ne la mia mano sta!
Godiamo! I tuoi begli occhi sfavillano d’amore,
e la tua carne palpita avida di piacer;
nel nostro sangue circola un sovrumano ardore,
che ne rapisce l’anima, ne ottenebra, il pensier.
e la tua carne palpita avida di piacer;
nel nostro sangue circola un sovrumano ardore,
che ne rapisce l’anima, ne ottenebra, il pensier.
Godiamo! Il mondo è perfido. La vita è un sogno vano
e un’ironia bugiarda, un mito è la virtù.
Forse morremo.... Ah, forse, quel di non è lontano
che cesserem d’amarci e non godremo più.
e un’ironia bugiarda, un mito è la virtù.
Forse morremo.... Ah, forse, quel di non è lontano
che cesserem d’amarci e non godremo più.
Godiamo! Ecco, io stringendoti a l’anelante petto,
la vita tua mi prendo, la vita mia ti do!
Baciami, e sul tuo seno tienimi forte stretto,
e, stanco, sul tuo seno, io mi addormenterò.
la vita tua mi prendo, la vita mia ti do!
Baciami, e sul tuo seno tienimi forte stretto,
e, stanco, sul tuo seno, io mi addormenterò.
Ma non son stanco ancora.... ancor tu non sei stanca...
Baciamoci, abbraciamoci, ebri di voluttà…
L’ora più bella è questa, dolce mia fata bianca,
un’ora a questa simile più forse non verrà,
Baciamoci, abbraciamoci, ebri di voluttà…
L’ora più bella è questa, dolce mia fata bianca,
un’ora a questa simile più forse non verrà,
Che i nostri corpi un solo diventino, e che Morte
c’involi in quest’istante supremo di piacer!
È così bella, o amica, l’invidiata sorte
di chi estenuato muore ne l’ansia del goder!
c’involi in quest’istante supremo di piacer!
È così bella, o amica, l’invidiata sorte
di chi estenuato muore ne l’ansia del goder!
O amica, o dolce amica, non ti curar del mondo
che fuor schiamazza, e ridi, ridi di lui con me!
Quest’angolo romito dove io con te m’ascondo,
nel Paradiso, credimi, diletta mia, non v’è.
che fuor schiamazza, e ridi, ridi di lui con me!
Quest’angolo romito dove io con te m’ascondo,
nel Paradiso, credimi, diletta mia, non v’è.
Godiamo! È così bella la vita e così lieta,
quando sorride a l’anima, alato Iddio, l’Amor!
Solo a te accanto, o amica, il povero poeta
oblierà le pene del suo dolente cor!
quando sorride a l’anima, alato Iddio, l’Amor!
Solo a te accanto, o amica, il povero poeta
oblierà le pene del suo dolente cor!