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Se l’onorata fronde che prescrive
l’ira del ciel, quando ’l gran Giove tona,
non m’avesse disdetta la corona
che suole ornar chi poetando scrive,
i’era amico a queste vostre dive 5
le qua’ vilmente il secolo abandona;
ma quella ingiuria già lunge mi sprona
da l’inventrice de le prime olive:
ché non bolle la polver d’Ethïopia
sotto ’l più ardente sol, com’io sfavillo, 10
perdendo tanto amata cosa propia.
Cercate dunque fonte piú tranquillo,
ché ’l mio d’ogni liquor sostene inopia,
salvo di quel che lagrimando stillo.