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Selections from the <em>Canzoniere</em>: RVF 366

Selections from the Canzoniere
RVF 366
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  1. About
  2. RVF 1
  3. RVF 2
  4. RVF 3
  5. RVF 4
  6. RVF 5
  7. RVF 6
  8. RVF 10
  9. RVF 12
  10. RVF 22
  11. RVF 23
  12. RVF 24
  13. RVF 27
  14. RVF 28
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  16. RVF 34
  17. RVF 35
  18. RVF 40
  19. RVF 51
  20. RVF 52
  21. RVF 60
  22. RVF 61
  23. RVF 70
  24. RVF 77
  25. RVF 78
  26. RVF 90
  27. RVF 114
  28. RVF 126
  29. RVF 127
  30. RVF 128
  31. RVF 129
  32. RVF 134
  33. RVF 136
  34. RVF 137
  35. RVF 138
  36. RVF 142
  37. RVF 150
  38. RVF 152
  39. RVF 164
  40. RVF 173
  41. RVF 195
  42. RVF 196
  43. RVF 197
  44. RVF 211
  45. RVF 228
  46. RVF 234
  47. RVF 246
  48. RVF 247
  49. RVF 248
  50. RVF 263
  51. RVF 264
  52. RVF 266
  53. RVF 267
  54. RVF 269
  55. RVF 270
  56. RVF 271
  57. RVF 273
  58. RVF 292
  59. RVF 299
  60. RVF 302
  61. RVF 311
  62. RVF 316
  63. RVF 323
  64. RVF 332
  65. RVF 333
  66. RVF 336
  67. RVF 337
  68. RVF 346
  69. RVF 355
  70. RVF 359
  71. RVF 360
  72. RVF 363
  73. RVF 365
  74. RVF 366

Vergine bella, che di sol vestita,

coronata di stelle, al sommo Sole

piacesti sí, che ’n te Sua luce ascose,

amor mi spinge a dir di te parole:

ma non so ’ncominciar senza tu’ aita,                        5

et di Colui ch’amando in te si pose.

Invoco lei che ben sempre rispose,

chi la chiamò con fede:

Vergine, s’a mercede

miseria extrema de l’humane cose                        10

già mai ti volse, al mio prego t’inchina,

soccorri a la mia guerra,

bench’i’ sia terra, et tu del ciel regina.

Vergine saggia, et del bel numero una

de le beate vergini prudenti,                                15

anzi la prima, et con piú chiara lampa;

o saldo scudo de l’afflicte genti

contra colpi di Morte et di Fortuna,

sotto ’l qual si trïumpha, non pur scampa;

o refrigerio al cieco ardor ch’avampa                        20

qui fra i mortali sciocchi:

Vergine, que’ belli occhi

che vider tristi la spietata stampa

ne’ dolci membri del tuo caro figlio,

volgi al mio dubbio stato,                                25

che sconsigliato a te vèn per consiglio.

Vergine pura, d’ogni parte intera,

del tuo parto gentil figliola et madre,

ch’allumi questa vita, et l’altra adorni,

per te il tuo figlio, et quel del sommo Padre,                30

o fenestra del ciel lucente altera,

venne a salvarne in su li extremi giorni;

et fra tutt’i terreni altri soggiorni

sola tu fosti electa,

Vergine benedetta,                                        35

che ’l pianto d’Eva in allegrezza torni.

Fammi, ché puoi, de la Sua gratia degno,

senza fine o beata,

già coronata nel superno regno.

Vergine santa d’ogni gratia piena,                        40

che per vera et altissima humiltate

salisti al ciel onde miei preghi ascolti,

tu partoristi il fonte di pietate,

et di giustitia il sol, che rasserena

il secol pien d’errori oscuri et folti;                        45

tre dolci et cari nomi ài in te raccolti,

madre, figliuola et sposa:

Vergina glorïosa,

donna del Re che nostri lacci à sciolti

et fatto ’l mondo libero et felice,                        50

ne le cui sante piaghe

prego ch’appaghe il cor, vera beatrice.

Vergine sola al mondo senza exempio,

che ’l ciel di tue bellezze innamorasti,

cui né prima fu simil né seconda,                        55

santi penseri, atti pietosi et casti

al vero Dio sacrato et vivo tempio

fecero in tua verginità feconda.

Per te pò la mia vita esser ioconda,

s’a’ tuoi preghi, o Maria,                                60

Vergine dolce et pia,

ove ’l fallo abondò, la gratia abonda.

Con le ginocchia de la mente inchine,

prego che sia mia scorta,

et la mia torta via drizzi a buon fine.                        65

Vergine chiara et stabile in eterno,

di questo tempestoso mare stella,

d’ogni fedel nocchier fidata guida,

pon’ mente in che terribile procella

i’ mi ritrovo sol, senza governo,                        70

et ò già da vicin l’ultime strida.

Ma pur in te l’anima mia si fida,

peccatrice, i’ no ’l nego,

Vergine; ma ti prego

che ’l tuo nemico del mio mal non rida:                75

ricorditi che fece il peccar nostro,

prender Dio per scamparne,

humana carne al tuo virginal chiostro.

Vergine, quante lagrime ò già sparte,

quante lusinghe et quanti preghi indarno,                80

pur per mia pena et per mio grave danno!

Da poi ch’i’ nacqui in su la riva d’Arno,

cercando or questa et or quel’altra parte,

non è stata mia vita altro ch’affanno.

Mortal bellezza, atti et parole m’ànno                        85

tutta ingombrata l’alma.

Vergine sacra et alma,

non tardar, ch’i’ son forse a l’ultimo anno.

I dí miei piú correnti che saetta

fra miserie et peccati                                        90

sonsen’ andati, et sol Morte n’aspetta.

Vergine, tale è terra, et posto à in doglia

lo mio cor, che vivendo in pianto il tenne

et de mille miei mali un non sapea:

et per saperlo, pur quel che n’avenne                        95

fôra avenuto, ch’ogni altra sua voglia

era a me morte, et a lei fama rea.

Or tu donna del ciel, tu nostra dea

(se dir lice, e convensi),

Vergine d’alti sensi,                                        100

tu vedi il tutto; e quel che non potea

far altri, è nulla a la tua gran vertute,

por fine al mio dolore;

ch’a te honore, et a me fia salute.

Vergine, in cui ò tutta mia speranza                        105

che possi et vogli al gran bisogno aitarme,

non mi lasciare in su l’extremo passo.

Non guardar me, ma Chi degnò crearme;

no ’l mio valor, ma l’alta Sua sembianza,

ch’è in me, ti mova a curar d’uom sí basso.                110

Medusa et l’error mio m’àn fatto un sasso

d’umor vano stillante:

Vergine, tu di sante

lagrime et pïe adempi ’l meo cor lasso,

ch’almen l’ultimo pianto sia devoto,                        115

senza terrestro limo,

come fu ’l primo non d’insania vòto.

Vergine humana, et nemica d’orgoglio,

del comune principio amor t’induca:

miserere d’un cor contrito humile.                        120

Che se poca mortal terra caduca

amar con sí mirabil fede soglio,

che devrò far di te, cosa gentile?

Se dal mio stato assai misero et vile

per le tue man’ resurgo,                                125

Vergine, i’ sacro et purgo

al tuo nome et penseri e ’ngegno et stile,

la lingua e ’l cor, le lagrime e i sospiri.

Scorgimi al miglior guado,

et prendi in grado i cangiati desiri.                        130

Il dí s’appressa, et non pòte esser lunge,

sí corre il tempo et vola,

Vergine unica et sola,

e ’l cor or coscïentia or morte punge.

Raccomandami al tuo figliuol, verace                        135

homo et verace Dio,

ch’accolga ’l mïo spirto ultimo in pace.

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