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Selections from the <em>Canzoniere</em>: RVF 28

Selections from the Canzoniere
RVF 28
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  1. About
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  3. RVF 2
  4. RVF 3
  5. RVF 4
  6. RVF 5
  7. RVF 6
  8. RVF 10
  9. RVF 12
  10. RVF 22
  11. RVF 23
  12. RVF 24
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  22. RVF 61
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  25. RVF 78
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  27. RVF 114
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  29. RVF 127
  30. RVF 128
  31. RVF 129
  32. RVF 134
  33. RVF 136
  34. RVF 137
  35. RVF 138
  36. RVF 142
  37. RVF 150
  38. RVF 152
  39. RVF 164
  40. RVF 173
  41. RVF 195
  42. RVF 196
  43. RVF 197
  44. RVF 211
  45. RVF 228
  46. RVF 234
  47. RVF 246
  48. RVF 247
  49. RVF 248
  50. RVF 263
  51. RVF 264
  52. RVF 266
  53. RVF 267
  54. RVF 269
  55. RVF 270
  56. RVF 271
  57. RVF 273
  58. RVF 292
  59. RVF 299
  60. RVF 302
  61. RVF 311
  62. RVF 316
  63. RVF 323
  64. RVF 332
  65. RVF 333
  66. RVF 336
  67. RVF 337
  68. RVF 346
  69. RVF 355
  70. RVF 359
  71. RVF 360
  72. RVF 363
  73. RVF 365
  74. RVF 366

O aspectata in ciel beata et bella

anima che di nostra humanitade

vestita vai, non come l’altre carca:

perché ti sian men dure omai le strade,

a Dio dilecta, obedïente ancella,                5

onde al suo regno di qua giú si varca,

ecco novellamente a la tua barca,

ch’al cieco mondo à già volte le spalle

per gir al miglior porto,

d’un vento occidental dolce conforto;                10

lo qual per mezzo questa oscura valle,

ove piangiamo il nostro et l’altrui torto,

la condurrà de’ lacci antichi sciolta,

per dritissimo calle,

al verace orïente ov’ella è volta.                15

Forse i devoti et gli amorosi preghi

et le lagrime sancte de’ mortali

son giunte inanzi a la pietà superna;

et forse non fur mai tante né tali

che per merito lor punto si pieghi                20

fuor de suo corso la giustitia eterna;

ma quel benigno re che ’l ciel governa

al sacro loco ove fo posto in croce

gli occhi per gratia gira,

onde nel petto al novo Karlo spira                25

la vendetta ch’a noi tardata nòce,

sí che molt’anni Europa ne sospira:

cosí soccorre a la sua amata sposa

tal che sol de la voce

fa tremar Babilonia, et star pensosa.                30

Chïunque alberga tra Garona e ’l monte

e ’ntra ’l Rodano e ’l Reno et l’onde salse

le ’nsegne cristianissime accompagna;

et a cui mai di vero pregio calse,

dal Pireneo a l’ultimo orizonte                        35

con Aragon lassarà vòta Hispagna;

Inghilterra con l’isole che bagna

l’Occeano intra ’l Carro et le Colonne,

infin là dove sona

doctrina del sanctissimo Elicona,                40

varie di lingue et d’arme, et de le gonne,

a l’alta impresa caritate sprona.

Deh qual amor sí licito o sí degno,

qua’ figli mai, qua’ donne

furon materia a sí giusto disdegno?                45

Una parte del mondo è che si giace

mai sempre in ghiaccio et in gelate nevi

tutta lontana dal camin del sole:

là sotto i giorni nubilosi et brevi,

nemica natural-mente di pace,                        50

nasce una gente a cui il morir non dole.

Questa se, piú devota che non sòle,

col tedesco furor la spada cigne,

turchi, arabi et caldei,

con tutti quei che speran nelli dèi                55

di qua dal mar che fa l’onde sanguigne,

quanto sian da prezzar, conoscer dêi:

popolo ignudo paventoso et lento,

che ferro mai non strigne,

ma tutt’i colpi suoi commette al vento.                60

Dunque ora è ’l tempo da ritrare il collo

dal giogo antico, et da squarciare il velo

ch’è stato avolto intorno agli occhi nostri,

et che ’l nobile ingegno che dal cielo

per gratia tien’ de l’immortale Apollo,                65

et l’eloquentia sua vertú qui mostri

or con la lingua, or co’laudati incostri:

perché d’Orpheo leggendo et d’Amphïone

se non ti meravigli,

assai men fia ch’Italia co’ suoi figli                70

si desti al suon del tuo chiaro sermone,

tanto che per Iesú la lancia pigli;

che s’al ver mira questa anticha madre,

in nulla sua tentione

fur mai cagion’ sí belle o sí leggiadre.                75

Tu ch’ài, per arricchir d’un bel thesauro,

volte l’antiche et le moderne carte,

volando al ciel colla terrena soma,

sai da l’imperio del figliuol de Marte

al grande Augusto che di verde lauro                80

tre volte trïumphando ornò la chioma,

ne l’altrui ingiurie del suo sangue Roma

spesse fïate quanto fu cortese:

et or perché non fia

cortese no, ma conoscente et pia                85

a vendicar le dispietate offese,

col figliuol glorïoso di Maria?

Che dunque la nemica parte spera

ne l’umane difese,

se Cristo sta da la contraria schiera?                90

Pon’ mente al temerario ardir di Xerse,

che fece per calcare i nostri liti

di novi ponti oltraggio a la marina;

et vedrai ne la morte de’ mariti

tutte vestite a brun le donne perse,                95

et tinto in rosso il mar di Salamina.

Et non pur questa misera rüina

del popol infelice d’orïente

victoria t’empromette,

ma Marathona, et le mortali strette                100

che difese il leon con poca gente,

et altre mille ch’ài ascoltate et lette:

perché inchinare a Dio molto convene

le ginocchia et la mente,

che gli anni tuoi riserva a tanto bene.                105

Tu vedrai Italia et l’onorata riva,

canzon, ch’agli occhi miei cela et contende

non mar, non poggio o fiume,

ma solo Amor che del suo altero lume

piú m’invaghisce dove piú m’incende:                110

né Natura può star contra’l costume.

Or movi, non smarrir l’altre compagne,

ché non pur sotto bende

alberga Amor, per cui si ride et piagne.

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